giovedì 31 marzo 2016

Giove: gli anelli

Giove è provvisto di alcuni anelli che  furono scoperti nel 1979 grazie alla sonda Voyager I e sicuramente meno imponenti in confronto con quelli di Saturno.
Sono formati da piccolissime particelle che vengono rimpiazzate da altre uguali periodicamente e che vanno a formare una sorta di nube attorno al pianeta.
si pensa che queste particelle siano originate dall' atmosfera e che vengano trascinate esternamente successivamente, fino a formare una specie di nube attorno al grande pianeta.
il sistema di anelli è formato da: l'anello aureola, l'anello principale e Gossamer; quest'ultimo si divide in due parti :quello di Amalthea e quello di Thebe.

GIOVE...

Giove è il quinto pianeta del sistema solare e il più grande di tutto il sistema planetario. Esso  è classificato come gigante gassoso. Il suo periodo orbitale è di circa 12 anni e la sua distanza dal Sole è di circa 800 milioni di kilometri. La sua massa è pari circa 2,5 volte quella di tutti gli altri pianeti messi assieme. Il suo diametro è circa 12 volte quello terrestre,la sua densità è di 1,3 kg per metro cubo,poco maggiore rispetto a quello dell'acqua. Esso ha una perturbazione ciclonica che si stende per circa 40000-30000 km sulla sua superficie. Questa perturbazione viene chiamata "Grande macchia rossa". 

I satelliti medicei

Giove possiede un numero elevato di satelliti naturali, attualmente quantificato in 67, che lo rendono il pianeta con il più grande corteo di satelliti del sistema solare. I maggiori, i satelliti medicei (o galileiani), scoperti da Galileo Galilei e Simon Marius nel 1610. Si tratta di Io,Europa,Ganimede e Callisto; Ganimede,in particolare,è così luminoso che se non si trovasse vicino a Giove sarebbe visibile anche ad occhio nudo.
Nome                    Diametro                 Massa                  Distanza media da Giove            Periodo orbitale
Io                         3 643 km                8,93 × 1022 kg             421 800 km                             1,77 giorni
Europa                 3 122 km                4,8 × 1022 kg               671 100 km                             3,55 giorni
Ganimede            5 262 km                1,48 × 1023 kg             1 070 400 km                           7,16 giorni
Callisto                4 821 km                1,08 × 1023 kg              1 882 700 km                        16,69 giorni





IO





EUROPA 



GANIMEDE



CALLISTO

VENERE



Venere è il secondo pianeta del Sistema solare in ordine di distanza dal Sole con un'orbita quasi circolare che lo porta a compiere una rivoluzione in 224,7 giorni terrestri. Prende il nome dalla dea romana dell'amore e della bellezza e il suo simbolo astronomico è la rappresentazione stilizzata della mano di Venere che sorregge uno specchio.


È l'oggetto naturale più luminoso nel cielo notturno, dopo la Luna, con una magnitudine apparente di -4,6, e per questo motivo è conosciuto fin dall'antichità. Venere raggiunge la sua massima brillantezza poco prima dell'alba o poco dopo il tramonto e per questa ragione è spesso stato chiamato da popoli antichi la "Stella del Mattino" o la "Stella della Sera", fino a quando Pitagora identificò in Venere il responsabile di entrambe le apparizioni.[2]


Classificato come un pianeta terrestre, a volte è definito il "pianeta gemello" della Terra, cui è molto simile per dimensioni e massa. Per altri aspetti, tuttavia, è piuttosto differente dal nostro pianeta. Venere infatti possiede un'atmosfera costituita principalmente da anidride carbonica, molto più densa di quella terrestre, con una pressione al livello del suolo pari a 92 atmosfere. La densità e la composizione dell'atmosfera creano un imponente effetto serra, che rende Venere il pianeta più caldo del sistema solare.


Venere è avvolto da uno spesso strato di nubi altamente riflettenti, composte principalmente da acido solforico, che impediscono la visione in luce visibile della superficie dallo spazio. Il pianeta non è dotato di satelliti o anelli e ha un campo magnetico debole, rispetto a quello terrestre.

giovedì 17 marzo 2016

Venere: storia delle osservazioni

Conosciuto probabilmente già nella preistoria, Venere fu osservato poi da tutte le culture antiche, come i babilonesi che lo chiamarono Istar, in onore della dea dell' amore e della guerra nella mitologia babilonese. Egizi, Greci e Romani distinguevano invece le apparizioni mattutine e serali in due corpi distinti, chiamandolo Lucifero quando appariva prima dell' alba e Vespero al calare del Sole.
In molte culture, tra cui quella dei Maya, Venere rappresentava una divinità per questo era l'astro più studiato nei suoi spostamenti nel cielo.
Gallileo Gallilei fu il primo che studiò Venere, osservandolo riuscì a scoprire le vari fasi scoprendo che erano simili a quelle lunari, dimostrando la teoria eliocentrica predetta dall'astronomo polacco Niccolò Copernico, sostenendo che Venere era posto tra la Terra e il Sole e ruotava attorno a quest'ultimo.
In passato lo spesso strato di nubi e l'alta luminosità furono un serio problema per individuare il suo periodo di rotazione. Cassini e Francesco Bianchini osservarono Venere, e mentre il primo ipotizzò un periodo do 24 ore Bianchini teorizzò un periodo di 24 giorni. Dopo anni di studi si scoprì che il suo periodo di rotazione è di 243 giorni invece l'orbita è percorsa in 255 giorni.

Missioni spaziali su Venere

Venere è il secondo pianeta del sistema solare e può essere visto ogni giorno al tramonto o all'alba visto che è la "stella" più splendente.
La densità e la composizione dell'atmosfera provocano un imponente effetto serra che rende questo pianeta il più caldo di tutti.
Nella storia delle esplorazioni extraterrestri, ci sono stati parecchi tentativi dell'uomo di toccare la superficie di Venere,ma molto spesso non sono andati a buon fine.
Le prime immagini in bianco e nero di questo pianeta ci arrivarono dalla sonda sovietica Venera 9 nel 1975 ; mentre quelle a colori ci arrivarono per la prima volta dalle sonde Venera 13 e Venera 14.
Nel 2005 è stata lanciata la missione Venus Express che in 500 giorni ha potuto studiare l'atmosfera e le nuvole che circondano Venere.
Nel 2010 fu lanciata una sonda che però non toccò mai il suolo di Venere a causa di alcuni problemi del computer di bordo.
Nel 2026 partirà una missione con lo scopo di portare un lander sulla superficie.
                                                                                                                                                                                                                 

MISSIONE SU MARTE:oggi




Il 14 marzo 2016 alle 10.31 l'ESA ha lanciato il Trace Gas Orbiter (TGO) e il Lander Schiapparelli, parte della missione ExoMars, un progetto in cui l'Italia risulta essere il suo primo finanziatore. L'arrivo del TGO e del Lander Schiapparelli è prevista per il 16 ottobre 2016. Nel 2018 un rover verrà inviato sulla superficie di Marte per prelevarne dei campioni di suolo da analizzare dalla NASA.

La NASA e Locckheed Martin stanno collaborando per cercare di mandare su Marte anche gli astronauti. La missione di prova si prevede che avverrà nel 2020 con una sosta sulla Luna. L'ESA invece prevede di inviare astronauti su Marte nel periodo tre il 2030 e il 2035.


Il grande pianeta rosso, Marte

Risultati immagini per marte


Marte è il quarto pianeta del sistema solare in ordine di distanza dal Sole e l'ultimo dei pianeti di tipo terrestre dopo Mercurio, Venere e la Terra. Viene chiamato il Pianeta rosso a causa del suo colore caratteristico dovuto alle grandi quantità di ossido di ferro che lo ricoprono, praticamente è un pianeta arrugginito!

Il pianeta Marte possiede due satelliti naturali di piccole dimensioni: Fobos e Deimos.



Sonda Proton

Il giorno 14 marzo 2016 alle ore 20:47 (ora italiana), il terzo stadio "Breeze M" del razzo vettore "Proton", che alla mattina aveva lanciato in orbita terrestre la sonda europea ExoMars, ha effettuato la sua quarta ed ultima manovra,grazie al suo motore a combustibile liquido. E' la spinta per posizionare la sonda europea dell'ESA,realizzata in un programma in cooperazione russa Roscosmos,sulla traiettoria Terra-Marte. E alle 21:12, ExoMars è stata rilasciata dalla "copertura" dell'ultimo stadio del Proton. Il viaggio fino a Marte durerà 7 mesi. E la prima operazione importante per ExoMars sarà l'apertura della sua coppia di grandi ali fotovoltaiche, che ne garantiranno l'energia necessaria. La sonda in realtà è formata da due veicoli ( il modulo orbitante TGO e il modulo di atterraggio "Schiaparelli").
La missione è realizzata con un forte contributo italiano. L a ExoMars numero due, partirà a maggio del 2018 per portare un rover "cacciatore di vita biologica".

La sonda al momento del lancio nella base Baikonur (Kazakistan)


EXOMARS: alla scoperta di marte

Exomars è una missione spaziale robotica per l' esplorazione di Marte.
Essa è stata sviluppata dall' agenzia spaziale europea(ESA) e dall'agenzia spaziale russa (Roskosmos).
La sonda di nome Proton-M è stata lanciata il 14 Marzo dal cosmodromo Kazako di Bajkonur.
Attrezzato di strumenti per analizzare i gas atmosferici è anche dotato del lander (veicolo di atterraggio che sonda la superficie di un corpo celeste ) Schiapparelli (astronomo italiano vissuto dal 1835 al 1910, il lander è chiamato così perché Schiapparelli è particolarmente noto per gli studi effettuati su Marte).

Gli obbiettivi della missione sono:

-studiare l' ambiente biologico, in cerca di forme di vita passate o presenti
-caratterizzare la geochimica del pianeta e la distribuzione idrica
-identificare possibili pericoli sulla superficie in previsione di future missioni con equipaggio
-aumentare le conoscenze sull'ambiente e la geofisica marziana

-mobilità sul terreno
-sviluppo di energia solare sulla superficie
-atterraggio di grandi carichi su Marte


Modello del rover in movimento su Marte

Il rover che sonderà la superficie per un periodo di circa 7 mesi sarà disposto di:
georadar per sondare la stratificazione del suolo marziano, 3 telecamere, due con camere ad ampio angolo e una ad alta risoluzione per riprendere e fotografare il terreno.Un trapano di 3 cm per poter raccogliere campioni della superficie, una telecamera ravvicinata(50 cm) per riprendere le rocce da perforare.
Inoltre è disposto di due spettrometri; uno a infrarossi e uno a neutroni..

giovedì 10 marzo 2016

LE MACCHIE SOLARI

Le macchie solari sono delle regioni sulla superficie del Sole che è distinta dall'ambiente circostante per una temperatura minore ed una forte attività magnetica. Anche se in realtà le macchie solari sono estremamente luminose perché  hanno una temperatura di circa 4000° kelvin.
CIAO!!!!!

MERCURIO


Mercurio è il pianeta più interno del sistema solare e il più vicino al sole. Mercurio è anche il pianeta più piccolo dell' intero sistema solare ed è quello con l' orbita più eccentrica (ovvero la meno circolare) del sistema solare. Il suo periodo di rivoluzione è circa pari a 88 giorni terrestre, esso orbita a una distanza media di 0,3871 UA ( ricordo che la sigla UA sta per unità astronomica la quale è pari a circa 150 milioni di km ). La superficie di questo pianeta sperimenta la maggior escursione termica tra quelli del sistema solare: nelle zone equatoriali varia dai -173 C° notturni ai circa 430 C° durante il giorno.


Foto di Mercurio fatta dalla sonda  MESSENGER

MISSIONI SPAZIALI

Durante il corso degli anni diverse sonde sono state mandate a fotografare e a mappare il pianeta. La prima sonda ad ispezionare Mercurio è stata la sonda statunitense Mariner 10 lanciata nel 1973. Successivamente nel 2004 la NASA lanciò una seconda sonda di nome MESSENGER la quale entrò nell'orbita del pianeta più interno del sistema solare nel 2011 la quale ha inviato alla Terra le prime immagini dell' emisfero sconosciuto di Mercurio.


giovedì 3 marzo 2016

Il controllore del Sole: SOHO



Il Solar and Heliospheric Observatory (spesso abbreviato in SOHO) è un telescopio spaziale lanciato alla fine del 1995 per studiare il Sole. È un progetto congiunto dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA) e della NASA.

SOHO studia contemporaneamente molti aspetti del Sole, dalla struttura e dalla dinamica del suo interno fino al vento solare. Una grande attenzione è stata poi riservata al tentativo di risolvere il più grande problema della fisica solare, che riguarda la temperatura della corona, lo strato più esterno dell'atmosfera. Questa ha infatti una temperatura di oltre 1 milione di kelvin, contro i meno di 6000 gradi centigradi sottostanti. ; )

TEMPESTE SOLARI

Ciao da qui è Edoardo e qui parleremo TEMPESTE SOLARI!!!
Una tempesta geomagnetica è un disturbo della magnetosfera terrestre, di carattere temporaneo, causato dall'attività solare e rilevabile dai magnetometri in ogni punto della Terra. Durante una tempesta solare il Sole produce forti emissioni di materia dalla sua corona che generano un forte vento solare, le cui particelle ad alta energia vanno ad impattare il campo magnetico terrestre dalle 24 alle 36 ore successive all'espulsione di massa coronale.

Ciò accade soltanto qualora le particelle del vento solare viaggino in direzione della Terra. La pressione del vento solare cambia in funzione dell'attività solare e tali cambiamenti modificano le correnti elettriche presenti nella ionosfera. Le tempeste magnetiche generalmente durano dalle 24 alle 48 ore, anche se alcune possono durare per diversi giorni.



IL SOLE: ALCUNI DATI

Il Sole è una comune stella gialla nata circa 5 miliardi di anni fa e lontana dalla Terra circa 150 milioni di chilometri e che ha:
        diametro:    1.390.000 km.
        massa:       1,989e30 kg.
        temperatura: 5.800 k (superficie)
                     15.600.000 K (nucleo)

Questa stella è formata per circa il 75% da idrogeno e per il 25% da elio; le    percentuali cambiano, seppure lentamente, con il passare del tempo, poiché il    Sole nel suo nucleo converte l'idrogeno in elio (queste reazioni nucleari sono   chiamate fusioni e producono energia e calore).




allineamento 5 pianeti

 01/03/2016                                                                
Vi mostro l'allineamento di 5 pianeti del sistema solare.
Si può vedere che Nettuno, Venere, Mercurio, Uranio e il Sole si trovano sulla stessa linea.
Salve gente oggi parliamo del Sole
Ciao sono un nuovo blogger